La biomeccanica è l’applicazione dei principi della meccanica agli organismi viventi (sia animali sia vegetali[1]). In particolare, la biomeccanica analizza il comportamento delle strutture fisiologiche quando sono sottoposte a sollecitazioni statiche o dinamiche. È strettamente correlata alla bioingegneria, all’ortoprotesica, alla chinesiologia (quest’ultima infatti si occupa tra l’altro della biomeccanica degli esseri umani) e all’ingegneria tissutale.
Si deve ad Aristotele uno dei primi testi di biomeccanica, chiamato De Motu Animalium.[3]
Tra le varie applicazioni della biomeccanica, si annoverano applicazioni in campo militare (come distribuire meglio il peso dell’equipaggiamento di un soldato), nel campo sportivo (come aumentare le prestazioni degli atleti)[4] e nel campo biomedico (costruzione di arti artificiali).[5][6][7]
La biomeccanica è stata anche impiegata per misurare le prestazioni nella corsa dei cavalli[8] e nello studio dei microrganismi acquatici.[9] La biomeccanica è anche stata impiegata per studiare il comportamento di animali ormai estinti.[2]
Spesso nell’ambito della biomeccanica si fa uso di software di simulazione, in modo da ottenere un modello fisico del modello reale; in questa maniera, è possibile prevedere quale sarà la risposta delle sollecitazioni meccaniche sul modello reale indirettamente, a partire dal modello impiegato nella simulazione.